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In queste nostre pagine abbiamo parlato più volte di due aspetti della zoologia: la difficoltà di correlare il nome che popolazioni relativamente ristrette ed isolate attribuiscono a determinati animali con quello di una precisa specie (già classificata o ignota) e la continua comparsa di sottospecie e forme ibride o mutate a seguito di condizioni ambientali, quando si parla di canidi e felidi, cioè due famiglie molto diffuse e importanti per la vita dell'uomo.
Questo preambolo serve per parlare di un carnivoro che vive in Perù ed in Ecuador, in piccoli branchi (fino a dieci individui), dove dalle popolazioni locali è chiamato Jiukam-yawá (talvolta riportato anche come Hiukam-jawá). Gli indigeni peruviani ed ecuadoriani lo descrivono come un animale delle dimensioni di un grosso gatto.
Peter Hockling, del Museo di storia naturale di Lima, in un suo articolo del 1992 sulla faina misconosciuta dell'Amazzonia, fa riferimento ad un predatore simile ad un felide, avvistato in più occasioni nelle foreste del Perù, ad un'altitudine attorno ai 700 metri. È però abbastanza evidente che il comportamento di questi animali (come l'abitudine di cacciare in branco) fa ritenere più facile che si tratti di canidi. D'altra parte, gli indigeni chiamano Yawa l'Atelocynus microtis, cioè la Volpe dalle orecchie corte, che è un canide, dalle abitudine piuttosto aggressive.
Un altro naturalista, Angel Morant Forés, dopo aver compiuto una ricerca in Ecuador nel 1999, ha riconosciuto il misterioso predatore locale nello Speoto (Speothos venaticus), un canide che nella regione è chiamato Cachorro vinagre (cane aceto), Cachorro de mato (cane della foresta), Zorro vinagre (volpe aceto), Perro de agua (cane d'acqua) ed in altri modi ancora. Lo Speoto, di cui si conoscono tre sottospecie, è diffuso in tutta l'America Latina ad eccezione del Cile, dell'Argentina e dell'Uruguay.
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