Quando si parla di ominidi è necessaria una certa prudenza e per questo motivo fino alla primavera del 2009 "Natura Segreta" non si era mai occupata dello Yeti (universalmente noto come "abominevole uomo delle nevi") o del Sasquatch (a sua volta più conosciuto come Bigfoot). Si tratta di un... terreno minato nel quale troppe volte in passato ci si è imbattuti in burle e tentativi di carpire la buona fede dei ricercatori, anche se ciò non toglie che vi sia la possibilità che nelle regioni meno popolate, come ad esempio la Siberia, possano esistere ceppi di ominidi o di grandi scimmie antropomorfe ancora sconosciuti. Uno studio autorevolissimo afferma che dal 1993 ad oggi si sono scoperte 409 nuove specie di mammiferi e, di conseguenza, sarebbe imprudente escludere del tutto che vi siano ancora da scoprire dei grandi primati.
In Russia vi sono molti naturalisti ed esploratori convinti che in Siberia possa esistere una qualche specie di "homo selvaticus", in quanto la cultura popolare di varie etnie ne parla e di quando in quando si riportano avvistamenti. Nei territori ex-sovietici queste creature sono chiamate in vari modi: Mirygdy, Mecheny (o Meceny), Almas (o Almaz), Yeti e in molti altri modi ancora.
Diversi studiosi hanno viaggiato per la Siberia interrogando i nativi e ne hanno tratto descrizioni che, grosso modo, coincidono con quelle che la cultura popolare attribuisce al sasquatch americano: si tratterebbe di grandi primati, per diversi aspetti simili a oranghi e gorilla ma con proporzioni più simili a quelle umane. Nell'ottobre 2008 sono state fotografate delle impronte nella neve che appaiono confrontabili con quelle attribuite al presunto yeti himalayano, un'altra creatura della quale si discute da molti decenni ma della quale non è stato possibile provare l'esistenza (o l'inesistenza) al di là di ogni "ragionevole dubbio". Le più recenti segnalazioni sono apparse solla "Komsomolskaya Pravda" il 16 aprile 2009 e provengono dal distretto di Tasc¹tagol, nella regione di Kemerovo.
|