Quando crediamo che il mondo non abbia più sorprese da proporci, la paleontologia ci smentisce con nuove sensazionali scoperte: in Argentina, infatti, è stato identificato lo scheletro fossile di quello che ha buone probabilità di essere l'animale terrestre più grande mai esistito: il Dreadnoughtus schrani. Dietro questo nome non facilmente pronunciabile ed ancora privo di un corrispettivo in italiano, si cela un dinosauro sauropode della famiglia dei titanosauri. Il nome gli viene da Dreadnought (che non teme nulla), una nave da battaglia inglese, mentre schrani è un riferimento all'imprenditore americano Adam Schran che ha finanziato la ricerca. Un'analisi accurata dello scheletro, uno dei più completi ritrovati fino ad oggi, fa ipotizzare una lunghezza totale di 26 m, un'altezza alla spalla attorno a 6 m ed una massa di 59,3 tonnellate. Dimensioni simili erano state ipotizzate per l'Elaltitan lilloi, un altro titanosauro argentino la cui scoperta è stata di poco precedente e per il quale si era ipotizzato un peso di 42,8 t. Questi animali competevano per dimensioni con l'Argentinosaurus huiculensis che, al momento della sua scoperta, nel 1993, era stato ritenuto il più grande in assoluto, con una lunghezza di 40 m ed un peso di 100 t, valori che ne avrebbero fatto il più grande animale mai vissuto sul nostro pianeta. Tuttavia, proprio grazie alla scoperta di altri scheletri della famiglia dei titanosauri, le sue dimensioni sono state ricalcolate in una lunghezza di 30 m ed un peso compreso tra 73 e 83 t. Questi dati ne farebbero sempre il più grande animale terrestre se non fosse per il fatto che il titanosauro dreadnought presenta uno scheletro tipico di un vertebrato non ancora maturo, anche se è difficile stabilire a quali dimensioni potesse arrivare in età adulta: un'ipotesi prudente farebbe pensare ad una lunghezza dell'ordine dei 33-34 m, per un peso di oltre 75 t. Il Dreadnought è vissuto nel cretaceo superiore, tra 84 e 66 milioni di anni fa. |