Al momento non hanno ancora una denominazione scientifica precisa e si parla di Ominidi di Maludong e della Grotta del Cervo Rosso (Red Deer Cave) poiché la loro scoperta è stata annunciata solo il 14 marzo 2012, benché i primi ritrovamenti risalissero al 1979.
Indubbiamente si tratta di un rinvenimento di grande valore scientifico, poiché è il più giovane "uomo preistorico", cioè di una specie sconosciuta cronologicamente molto vicina all'Homo sapiens anche se piuttosto diversa da esso dal punto di vista morfologico. La popolazione della Red Deer Cave (in realtà localizzata inizialmente nella Longlin Cave, o, almeno, così si deduce dai primi documenti scientifici pubblicati) sarebbe vissuta nella regione del Kwangsi (oggi Guangxi Zhuang, nella parte più meridionale della Cina) ed in quella dello Yunnan (immediatamente più a ovest) in un periodo che la datazione con il radiocarbonio fa risalire a 14.500-11.500 anni fa. In quell'epoca l'Homo neanderthalensis e l'Homo floresiensis erano già estinti o in via di estinzione. Rispetto all'uomo attuale il Maludong aveva il naso più piatto, la mascella più prominente, il mento era quasi assente e le ossa del cranio erano più spesse, con un volume inferiore a disposizione del cervello. Peraltro, dimostravano una certa abilità, poiché si sono trovate tracce della cottura di cervi a scopo alimentare.
Non tutti gli studiosi, però, concordano con l'attribuzione del Maludong ad una nuova specie e, ad esempio, Chris Stinger, del Natural History Museum di Londra ha ipotizzato che i resti fossili possano essere riferiti all'unione dei cosiddetti umani della tribù paleolitica dei Denisovani con degli H. Sapiens mentre per altri ancora si tratterebbe di normali variazioni locali; al momento non è stata ancora possibile un'analisi dei profili genetici. |