Il suo scheletro fossile è stato battezzato Goya, ma qualcuno lo ha soprannominato "guineazilla" (il Godzilla dei Guinea pigs, cioè dei porcellini d'India).
In realtà si tratta del Phoberomys pattersoni, un lontano antenato del capibara (50 kg) e del paca (15 kg) che, però, pesava attorno a 700 kg!

Il Foberomide è denominato pattersoni in onore di Brian Patterson, un professore dell'università di Harvard che guidò negli anni settanta una spedizione in Venezuela alla ricerca di fossili, ma la sua scoperta è attribuita al prof. Orangel Aguilera ed è stata approfondita dal prof. Marcelo R. Sanchez-Villagra dell'università di Tubinga (Germania).
Lo scheletro quasi completo è stato trovato in una località semideserta del Venezuela, circa 400 km a Ovest di Caracas, e la sua età è stata stimata in sei-otto milioni di anni. A proposito di quello che è candidato ad essere il più grande roditore, il prof. Sanchez-Villagra ha detto: "Immaginate una sorta di cavia, ma enorme, con una lunga coda necessaria per equilibrare il corpo sulle zampe posteriori e denti in continua crescita." Il roditore si nutriva dell'abbondante vegetazione.

Tra i suoi nemici naturali vi dovevano essere dei grandi coccodrilli (si sono rinvenuti scheletri di 10 metri di lunghezza), dei marsupiali carnivori e degli uccelli rapaci. In quel periodo l'America meridionale era un continente-isola, non ancora collegato a quella settentrionale dall'istmo di Panama, per cui la sua fauna seguiva un'evoluzione particolare. Circa tre milioni di anni fa, però, le due piattaforme continentali divennero unite e le forme di vita dell'una e dell'altra iniziarono a migrare. Molti animali del Sud, come i grandi roditori, relativamente inermi e poco veloci, secondo quanto sostiene il prof. R. McNeill Alexander, dell'università di Leeds (Gran Bretagna), furono tra i primi a soccombere.