Le eruzioni vulcaniche rappresentano eventi abbastanza normali e comuni nel quadro della vita geologica del nostro pianeta ed il loro svolgimento è seguito con attenzione dai vulcanologi, continuamente studiato e, quindi, ben conosciuto. Tuttavia vi possono essere fenomeni "accessori" che rendono le eruzioni particolarmente spettacolari.
Ad esempio, durante la recente eruzione del Mount Redoubt, in Alaska, J. Warren, dell'Alaska Volcano Observatory, ha scattato delle eccezionali immagini nelle quali il "gambo" della tipica nuvola a forma di fungo, praticamente uguale a quella prodotta da un'esplosione atomica, è attraversato da un disco di fumo orizzontale.
Mentre gli sbuffi di vapore e di cenere, i fiumi di lava e i flussi piroclastici costituiscono la norma, meno frequentemente vi possono essere queste nubi prodotte da un movimento vorticoso dei fumi, l'addensarsi di lampi e fenomeni elettrici o vortici affini a quelli che gli americani chiamano "dust devils" o "waterspruits".
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L'eruzione del Monte Chaiten, avvenuta nel 2008 nel Cile meridionale, ha provocato una spettacolare serie di fulmini causati dall'accumulo di elettricità statica creato dalla collisione tra le particelle di cenere. |
Fenomeni come la disposizione lenticolare delle nubi di cenere sono dovuti al movimento rotatorio causato dalle differenti temperature e velocità dei flussi di vapore e cenere che il vulcano erutta.
La collisione tra le particelle di cenere produce delle cariche elettrostatiche che, a loro volta, possono generare dei fulmini, come quelli che si sono registrati durante l'eruzione del 2008 del Monte Chaiten, nel Cile meridionale.
Non si può dire, tuttavia, che ogni aspetto di questi fenomeni sia del tutto compreso. In proposito, nel marzo del 2009 è apparso, sulla prestigiosa rivista "Nature", uno studio compiuto da Pinaki Chakraborty, Gustavo Gioia e Susan W. Kieffer su quello che gli autori hanno definito "mesociclone vulcanico", cioè un vortice a forma di colonna che ruota in senso ciclonico, causando la rotazione sul proprio asse dei fumi di un vulcano.
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Il caratteristico "fungo" prodottosi durante l'eruzione del Mount Redoubt, in Alaska, con il "gambo" intersecato da una nube lenticolare, creatasi per un movimento ciclonico. Foto di J. Warren, dell'Alaska Volcano Observatory. |
In pratica, sopra il vulcano si può generare un fenomeno analogo ad un tornado. Quando il flusso dell'eruzione è particolarmente vigoroso si produce una colonna verticale di gas caldi sopra i quali vi è un "ombrello" orizzontale (la testa del fungo).
Il mesociclone induce in questo flusso di gas e cenere un forte movimento rotatorio dal quale si sprigionano vortici e sciami di scariche elettriche.
L'esistenza di un mesociclone può essere verificata disponendo di immagini satellitari, come è avvenuto nel giugno 1991, in occasione dell'eruzione del Monte Piñatubo, nelle Filippine, quando si verificò che la colonna di gas e cenere ruotava secondo il proprio asse.
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