Quella che si può letteralmente definire come un'esplosione di notizie scientifiche sui nuovi "media" rende difficile dire quali fenomeni si debbano considerare inconsueti e quali semplicemente non siano conosciuti al di fuori di determinate aree. In ogni caso, a parte queste considerazioni, lo tsunami di ghiaccio che si è presentato nella provincia del Manitoba (Canada) e nello stato del Minnesota (USA), nel maggio 2013, con due distinti eventi, deve considerarsi decisamente insolito.
Il primo episodio aveva interessato una riva del lago Mille Lacs (nel Minnesota) dove il forte vento freddo che soffiava sul lago ghiacciato ha spinto grandi masse di ghiaccio verso le rive, alte fino a tre metri, che hanno danneggiato diverse abitazioni.
Un fenomeno analogo, pochi giorni dopo, ha colpito con effetti più devastanti Dauphin, lungo le rive del lago omonimo nel Manitoba, dove il vento che ha soffiato a 100 km/h sulla superficie del lago per circa 15 minuti è stato sufficiente a mettere in moto imponenti masse di ghiaccio che, secondo quando ha dichiarato l'Emergency Measures Organization, procedendo ad una velocità di diversi centimetri al secondo, hanno investito dodici cottage, distruggendoli completamente.
Sulla frequenza di fenomeni di questo genere si sono registrati pareri discordanti ma è certo che, trattandosi di evenienze estremamente rare, vi è carenza di dati statistici.
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