Il più famoso di tutti i "fossili viventi"
Gli animali estinti, in particolare quelli più antichi, definiti preistorici (ed un tempo "antidiluviani") hanno il fascino delle cose che non ci sono più ma forse, quelli ritenuti estinti ‹ o che tutto faceva pensare che dovessero esserlo ‹ ed invece sono ancora vivi e vegeti hanno un fascino ancora superiore.
Il più noto, di questi fossili viventi, è il celacanto (Latimeria chalumnae), straordinariamente simili a grandi pesci dei quali si sono trovati fossili risalenti ad un ampio arco di tempo compreso tra 410 e 60 milioni di anni fa. I primi esemplari di Coelachanthus risalivano addirittura al Devoniano ed erano di poco successivi alla comparsa dei pesci arcaici. Nessun fossile, però, era successivo alla fine del Cretaceo.
La prima latimeria, cioè il celacanto moderno, è stata pescata il 22 dicembre 1938 nell'Oceano Indiano, al largo della costa sudafricana, finita nella rete di un peschereccio a circa 70 m di profondità.
Da allora alcune centinaia di questi pesci (che, per loro fortuna, sono poco commestibili) sono stati pescati, soprattutto nelle acque comprese tra l'estremità meridionale dell'Africa e l'arcipelago delle Comore. Da allora, però, il pesce, soprannominato "Old Fourlegs" o "Fourlegs" (quattrozampe) per i suoi due ordini di pinne ventrali, è stato localizzato anche in altre acque.
Nel settembre 1998 ha destato sensazione la scoperta di una popolazione di celacanti nel parco marino di Bunaken (Nord Sulawesi), nel Mar di Celebes (in acque indonesiane), a più di 10.000 km da quello che si riteneva essere il suo solo "habitat". L'analisi del DNA ha permesso di verificare che tra le latimerie delle Comore e quelle indonesiane vi sono delle differenze e nel 1999 è stato proposto di chiamare le seconde L. menadoensis dal nome dell'isolotto vulcanico di Manado (o Menado) Tua dove era avvenuto il primo ritrovamento. In effetti, i celacanti indonesiani hanno la testa leggermente più breve e coda più lunga; le spine della seconda pinna natatoria dorsale sono 27 invece di 29-31 mentre quelle del grande lobo caudale della natatoria ventrale sono 24 invece di 21-22 ed anche nel lobo epicaudale sono 30 invece di 25-26.
In effetti, negli ultimi anni le segnalazioni sembrano essersi moltiplicate e, ad esempio, un esemplare di 1,70 metri e 77 kg è stato pescato davanti a Malindi (Kenya) nell'ottobre 2001, mentre, più vicino... a casa, un esemplare era già stato rinvenuto nelle acque di Sodwana Bay (St. Lucia, in Sud Africa).
Altri esemplari erano già stati segnalati negli anni precedenti nelle acque del Madagascar, sempre nell'Oceano Indiano, ma lontano dalle Comore e da East London, dove era stato pescato il primo esemplare nel 1938. Un'altra colonia, della quale sono stati incontrati e filmati almeno tre (forse sei) esemplari è stata localizzata nell'ottobre 2000 al largo di Sodwana, il che lascia supporre che si tratti di un branco localizzato, distinto da quelli che vivono presso Gran Comora.
Fin qui abbiamo parlato di localizzazioni certe, ma non mancano le segnalazioni, non documentabili, provenienti dai luoghi più disparati: il 18 gennaio 1949 un presunto celacanto di 1,20 m fu pescato a Tallahassee (Florida), ma non fu possibile identificarlo positivamente. Hans Fricke, autore di svariate campagne di ricerca mediante mini-sommergibili, ha ricevuto una telefonata nel 1989 con la quale si annunciava la cattura di una latimeria alle Baleari (Spagna) e più o meno nello stesso periodo furono segnalate ipotetiche pesche dello stesso genere in Grecia e a Vigo, in Spagna (in questo secondo caso la preda fu fotografata e si dimostrò un pesce differente). Infine, il 31 gennaio 1995, una segnalazione è venuta dalle acque giamaicane.
Certamente la latimeria non è un pesce che si possa definire diffuso o in espansione, ma "porta bene" i suoi 410 milioni di anni e non sembra vivere un pericolo di estinzione più grave di quello di molte altre specie.
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