Herman Melville, lo scrittore americano che nel 1851 scrisse il romanzo "Moby Dick or The Whale", tradotto per la prima volta in italiano da Cesare Pavese nel 1932, e John Houston che nel 1956 diresse un famoso film tratto dal libro, certamente non erano consapevoli del fatto che avrebbero contribuito ad alimentare la confusione tra balene e capodogli. Infatti, il Moby Dick del romanzo, universalmente indicato come "la balena bianca" era la trasposizione letteraria, ampiamente riveduta, di un fatto vero, cioè la caccia attorno al 1830 nelle acque del Cile di un capodoglio albino soprannominato Mocha Dick.
Al di là di tutte queste considerazioni, tanto nelle balene quanto nei capodogli si registra il fenomeno dell'albinismo, cui si deve ricondurre l'avvistamento, il 3 agosto 2015, di un Capodoglio o Fisetere (Physeter macrocephalus), completamente biancastro anziché grigio scuro, non lontano dall'Isola di Caprera, nella Sardegna nord-orientale. Il cetaceo, che è stato ovviamente battezzato Moby Dick, era stato già segnalato circa nove anni prima nelle acque dell'Isola di Tavolara, di fronte al territorio di Olbia. Quest'area marina è limitrofa a quella che va sotto il nome di Santuario dei Cetacei e che comprende un triangolo che ha i vertici presso Tolone (Francia), Civitavecchia e nell'estremo nord della Sardegna.
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