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A vederlo nuotare in prossimità della superficie, con il suo aspetto di mostro preistorico, lo Squalo serpente è realmente impressionante. Per la prima volta è stato filmato soltanto il 26 agosto 2004 (a 875 metri di profondità)
ma le prime riprese ravvicinate sono quelle del 23 gennaio 2007, nel parco marino
di Shizuoka, a Sud di Tokio, dove è stato ripreso un esemplare femmina della lunghezza di 1,60 m che, purtroppo, è deceduto dopo poche ore. Evidentemente era salito dalle profondità alle quali abitualmente vive per una qualche condizione
di disagio.
Questo squalo (Chlamidoselachus anguinus), noto in Italia anche come Squalo frangiato o Squalo dal collare, è stato identificato per la prima volta nel 1884 ma rimane una delle specie meno conosciute della sua famiglia, in quanto estremamente raro e difficilmente visibile a profondità inferiori ai 120 metri. Prima che fosse scoperto in acque giapponesi e classificato, si riteneva che potesse essere estinto come altri Clamidoselaci dei quali si sono rinvenuti soltanto resti fossili.
Di questo pesce si conoscono due sottospecie, quella giapponese e quella sudafricana, per le quali è stata proposta recentemente la creazione di un nuovo ordine, quello dei Clamidoselaciformi.
Lo Squalo serpente, così diverso dagli altri squali, potrebbe essere all'origine
di segnalazioni di anguille giganti e di altri mostri marini. |