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L'analisi dei codici del DNA, come si è visto in altre notizie su "Natura Segreta", hanno portato alla scoperta di nuove sottospecie e specie ma anche a riconsiderare quelle che erano state salutate come nuove scoperte.
Uno dei casi più recenti riguarda il genere dei trichechidi che, per evitare confusione, preferiamo chiamare manatidi o lamantini; il genere Trichechus esiste in quattro specie: il Manato dell'Amazzonia o manato senza unghie (Trichechus inunguis), il Manato comune o manato delle Indie Occidentali (Trichechus manatus), il Manato africano (Trichecus senegalensis) ed una quarta specie, la cui scoperta è divenuta di pubblico dominio solo nel maggio 2005 e che fino ad oggi non è stata ancora oggetto di classificazione separata; nota con il nome locale di "pretinho".
La sua scoperta era avvenuta ad opera del biologo olandese Marc van Roosmalen, impegnato in una ricerca nella giungla brasiliana, ed era stata resa pubblica nel maggio 2005.
Il Dr. van Roosmalen era alla ricerca di un piccolo dugongo che apparentemente vive solo nel fiume Arauazinho, con una popolazione stimata in non più di 100 esemplari. Diversi di questi piccoli dugonghi hanno potuto essere esaminati e sono risultati di colore grigio scuro, con un'ampia macchia rosata sul ventre, con lunghezza media di 1,30 m ed un peso attorno a 60 kg.
Ora quello che van Roosmalen aveva chiamato Trichechus pygmaeus (senza ottenere riconoscimento scientifico per questa sua classificazione) secondo altri ricercatori, che ne hanno esaminato il DNA, sarebbe solo una forma giovane di lamantino dell'Amazzonia.
In realtà, anche se le caratteristiche genetiche sono molto simili, l'aspetto del lamantino scoperto da van Roosmalen, il suo sviluppo ed il comportamento hanno le caratteristiche di una specie distinta, una sorta di "gemello diverso"; ora gli zoologi dovranno trovare un accordo sulla sua classificazione. |