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Ormai da diversi decenni l’uomo ha “riscoperto” l’interesse per gli animali e, in molti casi, lo ha fatto nella forma deteriore dell’acquisto di esemplari esotici che poi sono abbandonati poiché non si sa come prenderse cura. Certamente è stata una situazione di questo genere che alla fine di giugno del 2012 ha portato al ritrovamento, nel milanese, di un bell’esemplare adulto di Tartaruga alligatore (Macrochelys temminckii), un rettile della famiglia dei Chelydridae che in natura vive solamente nelle aree del bacino del Mississippi. Animale quasi esclusivamente acquatico (in quanto passa la maggior parte della sua vita nel Mississippi, appunto, o nei suoi affluenti) è indicato nell’elenco dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura come “vulnerabile”. D’altra parte questa testuggine mostra una certa aggressività e perciò è inclusa nell’elenco degli animali per i quali sono vietati il commercio e la detenzione.
Alla stessa famiglia appartiene la Tartaruga azzannatrice (Chelydra serpentina) la cui area di diffusione è più ampia e va dal Canada all’Ecuador. Più piccola della tartaruga alligatore, è altrettanto pericolosa ed è anch’essa tra gli animali non commerciabili. Purtroppo esiste un’attività di contrabbando, con il risultato che negli ultimi anni in Italia ne sono stati trovati non meno di cinque esemplari e si sospetta che ne possa esistere una piccola comunità nei canali dell’Agro Pontino (Lazio). |