Tra i grandi mammiferi, la famiglia dei Rhinocerotidae è tra quelle maggiormente minacciate di estinzione e si conta che, delle varie sottospecie, sull'intero pianeta non ne sopravvivano più di 29.000 esemplari. Nel giugno del 2013 la famosa "Lista Rossa" IUCN (International Union for Conservation of Nature) ha dichiarato formalmente estinto il Rinoceronte nero dell'Africa Occidentale (Diceros bicornis longipes). In realtà, la notizia è fuorviante nel modo in cui è stata riportata dalla stampa generica che ha riunito, come se fosse una sola, informazioni sull'estinzione o sulla situazione di pericolo delle varie sottospecie di rinoceronte apparse nel corso degli ultimi anni. Infatti, non più di dieci longipes erano stati segnalati nelle savane dell'Africa Occidentale, segnatamente del Camerun, nel 2005 e l'8 luglio 2006 lo IUCN aveva segnalato la presumibile estinzione di questa forma di rinoceronte nero, poi confermata come definitiva il 10 novembre 2011.
Ad essere giudicati criticamente in pericolo nella "Red List" IUCN sono le sottospecie minor e michaeli che vivono nelle regioni orientali dell'Africa.
Effettivamente estinto allo stato selvatico è invece il Rinoceronte bianco settentrionale (Ceratotherium simum cottoni) mentre la sottospecie meridionale (Ceratotherium simum simum) dell'Africa australe vanta una popolazione superiore ai 10.000 individui.
Il Rinoceronte di Sumatra (Dicerorhinus sumatrensis) è il più piccolo di tutti i rinoceronti e sopravvive con una popolazione dell'ordine dei 300 individui di due-tre sottospecie (è possibile, infatti, che quella settentrionale sia già estinta). Un'altra specie in pericolo è il Rinoceronte indiano (Rhinoceros unicornis) ed ancora più raro è il Rinoceronte di Giava (Rhinoceros sondaicus), del quale si contano solo 35 esemplari mentre le sottospecie annamiticus e inermis sono probabilmente già del tutto scomparse.
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