Benché sia stato classificato nel 1768, non si può dire che il Proteo (Proteus anguinus) sia un animale particolarmente conosciuto, anche perché vive in un ambiente assolutamente esclusivo come quello sotterraneo e, anzi, è l'unico vertebrato troglobio – che vive soltanto nelle grotte – del continente europeo.
Chi scrive queste note ha un passato di speleologo ed ha sempre sperato di imbattersi in un proteo o, meglio ancora, in una sua sottospecie sconosciuta, ma questo animale affine alle salamandre (ordine degli Urodela), che può raggiungere una lunghezza massima di 25-30 cm, ha una diffusione geografica ben delimitata: le grotte carsiche del triestino, della Slovenia meridionale, della Croazia sud-occidentale e dell'Erzegovina.
Tuttavia, anche se a noi non è toccata questa fortuna, una sottospecie sconosciuta del Proteo è stata effettivamente scoperta in tempi piuttosto recenti: il Proteo nero (Proteus anguinus parkelj). Identificato nel 1986 da una spedizione dello Slovenian Karst Research Institute nella Slovenia sud-orientale, al confine con la Croazia, è stato classificato soltanto nel 1994.
Il proteo nero, a differenza del P. anguinus anguinus, è pigmentato ed è molto scuro (grigio, bruno o nero), ha mascelle più robuste e può arrivare a 34-35 cm (anche se la sua coda, in rapporto alla lunghezza totale, è più corta); infine, ha occhi decisamente più sviluppati e ciò fa supporre che abbia lasciato i fiumi di superficie in epoche più recenti rispetto al proteo bianco.
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