Come ha annunciato il National Museum of Natural History della Smithsonian Institution il 15 agosto 2013, è stata scoperta nelle Americhe, dopo 35 anni, una nuova specie di carnivoro. Si tratta dell'Olinguito, che si potrebbe italianizzare in "olinghito") o Bassaricyon neblina. Questo procionide appartiene allo stesso genere del Bassaricione o Olingo e c'è già chi ha storto il naso per l'aggettivo carnivoro, poiché questo Olingo minore è in effetti frugivoro, ma non si può negare che appartenga all'ordine dei carnivori, indipendentementa dalla sua dieta.
Come hanno fatto notare i curatori della ricerca, la scoperta di specie non identificate di carnivori è estremamente rara: l'ultimo caso era stato nel 2010 con la Vontsira di Durrell (Salanoia durrelli), una sorta di mangusta del Madagascar, mentre nelle Americhe si deve tornare al 1978, con la Donnola colombiana o Donnola di don Felipe (Mustela felipei).
La scoperta dell'olinguito può essere definita come il risultato di una campagna di "zoologia investigativa", con un accurato esame, durato un decennio, da parte di Kristofer M. Helgen, curatore del dipartimento mammiferi della divisione vertebrati del museo della Smithsonian, del 95% degli esemplari di bassaricione presenti nelle collezioni di 18 musei. Si è scoperto, così, che diverse decine di essi presentava caratteristiche differenti, anche dal molto simile Cercoletto o Kinkajou (Potus flavus).
A questo punto la ricerca si è spostata sul campo, nelle foreste ad alta quota di Colombia ed Ecuador, dove ne sono state localizzate colonie numerose (la popolazione è stimata in migliaia di individui) che Helgen e i suoi collaboratori hanno classificato come appartenenti a quattro distinte sottospecie: Bassaricyon neblina hershkovitzi, localizzata sulle pendici orientali delle Ande centrali della Colombia, B. n. neblina con habitat sulle pendici occidentali delle Ande occidentali dell'Ecuador, B. n. osborni sulla parte centro-occidentale delle Ande colombiane e, infine, B. n. nuber che vive nel distretto Colombiano di Urrao.
Questo procionide, dal pelo fulvo e dalla lunga coda (il corpo è lungo circa 35 cm mentre la coda raggiunge i 40 cm), pesa circa 1 kg e vive ad altitudini comprese tra 1.250 e 3.000 m; è praticamente onnivoro, anche se predilige frutti e bacche e conduce vita prevalentemente notturna ed arboricola.
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